martedì 1 aprile 2008

La stampa si scaglia contro Vaccarezza


Riportiamo alcuni recenti stralci di stampa, per mostrare la malvagità dell'implacabile ingegnere Nicola Vaccarezza e per invitare tutti i nostri lettori a detestarlo.

Tratto da La Repubblica del 15 marzo 2008:
L'iniquo equilibrismo equino.
"Cavalcare si è sollazzato sorreggendosi in precario equilibrio su una piramide composta da 650 sfaccendati piccioni, disposti l'uno col becco conficcato nel fianco dell'altro".

Tratto da Il Secolo XIX del 17 marzo 2008:
L'equanime acquisto equino.
"Cavalcare si è recato dal suo macellaro di fiducia ed ha acquistato un intero cavallo, onde sottrarlo alla sciagurata mannaia del mattatore. Un cavallo con tanto di zoccoli, redini e sella. Giunto a casa, se ne è immediatamente cibato".

Tratto da Il Corriere della Sera del 20 marzo 2008:
L'occhiale dell'equino occluso da eclatante eclisse.
"Pochi sapevano che il Cavalcare è in realtà quasi cieco come una talpa. Per non sfigurare il suo bel volto sagace, egli usa indossare apposite lenti a contatto, che applica sulle sue sfavillanti iridi. Così facendo, egli evita di dover calzare i dolorosissimi occhiali di vetro smerigliato e ferro bituminoso che adoperava un tempo. Proprio questi si guastarono nel corso della recente Eclissi Totale del 2001, in occasione della quale il Cavalcare li calzava. Pare che il danno sia derivato dal fatto che l'ingegnere li indossò in una zona del corpo non adibita alla vista".

Tratto da Panorama del 24 marzo 2008:
Eppure l'oppio non appaga l'apparato ippico.
"
Durante la recente campagna elettorale, Cavalcare ha promesso di fare qualcosa per il Mezzogiorno. Ha infatti spiegato che imporrà a tutti gli Stati comunitari di versare ingenti quantitativi di alcolico nei bar italiani in corrispondenza della pausa pranzo, liquidi che verranno quindi somministrati a tariffe prestabilite. Durante la sua accesa campagna, egli ha altresì affermato che l'oppio non verrà distribuito negli asili, né nelle scuole materne. Egli ha così spiegato la sua lungimirante decisione: "è l'oppio dei popoli, non dei bambini".